Cerco il mio equilibrio
ripercorrendo a ritroso i binari
che mi hanno fatto deragliare.
Immagini confuse di bimba curiosa.
Non temo l’arrivo di mostri dal buio.
Non soffro la solitudine.
Ammiro il mondo intorno a me.
Annuso l’aria del temporale
e intuisco l’arrivo della neve.
So di avere un’anima e la colloco nel petto,
vicina al cuore, che sussulta ad ogni gioia.
Un mondo perfetto delicato e puro.
Ma i mostri arrivano anche dalla luce.
E ti appannano.
Paralisi di pensiero,
di iniziative,
di energie.
Cresco con un angolo di cuore annerito.
Ma arriva il coraggio.
Il riscatto.
Da altre bambine.
Dalle mie bambine.
Non a loro la stessa sorte,
ma un futuro degno di essere vissuto.
Senza mostri reali o immaginari.
Vivere e basta.
Come chiunque altro.