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Pubblicata il 04/02/2007
Temo della neve
il suo candore violato
e lo scuotere d’ali
di un pettirosso infreddolito
ma trepida attendo
ogni volta con stupore
i sorrisi in strada
dei bambini in festa
per quell'abbraccio
che in silenzio scende
e quieta
nonostante il dopo
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Lirica che parte da un oggettivo reale che non si può negare - il candore destinato a divenir fango, come il freddo del pettirosso -ma che nonostante tutto, attende la "poesia" della prima nevicata: la gioia dei bambini e...poi la stoccata finale dell'Autrice di classe:"quell'abbraccio che in silenzio scende e quieta nonostante il dopo".
Versi di alta liricità nella loro infinita semplicità.
Ileana, il poeta del reale, nel quale sa costruire poesia!

il 04/02/2007 alle 21:47

Candide impronte sulla neve, sono passi innocenti di bambini, ma avverti paura che possano diventare macchie oscure di violenza.
Incidi sempre, mati.

il 04/02/2007 alle 22:23

La neve è come la vendetta.. regala piacere nella sua fredda e legittima sete di giustizia e allo stesso tempo porta al logorio della persona che se ne inebria..
Un salutone.

il 05/02/2007 alle 01:00