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Pubblicata il 28/05/2002

Cade severa
obliqua,
a mezzo tra l'animo ed il cuore
quasi a chinarsi
come un salice al lago.
Senza sapore ne' odore strano,
cauta,
finge estatica calma.
Sembra voglia aspirar la vita
limite d'inutile fatica.
Di gioco torbido si illude
spirale, vortice, voluta
di sogni perduti.
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... invisibile muove gli artigli
e non sai come colpirà
l'ombra che sale dal buio profondo
e mai ne conosci i pensieri

Airon

il 28/05/2002 alle 22:58