Voglia di solitudine espressa al remoto passato,
Desiderio di tregua che valorizza un'entità presente,
Certamente diverso dalla forzata condizione,
Che ribalta le voglie all'insensata espressione.
Voglia di un sorso d'acqua, realizzata in tempesta,
Desiderio di un fresco vento, in violento uragano.
Ormai disperso, sconfitto dai sovrastanti elementi,
con in più, un pizzico di umana perversione come tocco finale.
Coltivo, neofita, l'odio e il disprezzo,
Che porta alla strada di assoluta esistenza,
Continuo sbagliando i modi e le dosi,
Ma mai mi rassegno, seppure malconcio.
Il tempo per forza rigira la sorte,
Ed a sapere aspettare, ho già troppo imparato.
Feb 2002
Anto17