PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/12/2006
Fu la perfezione ridestarsi

con te accanto cuore pieno

di languore ed occhi assonnati.



Come avidamenete si gusta

un frutto proibito ci amammo.


Ci si sentiva semidei

complici e indulgenti

nelle anse del piacere

ubriachi del nettare

del vizio squassante

quando, come aquile ferite,

giacevamo stretti stretti.


Da poeta sognavo

da donna felice avrei

patito poi il dolore

dolce che si soffre amando.


Quieti in penombra

col solo sfiorarci

con la punta delle dita

riempivamo il nostro amore

di assoluto silenzio.


Al nostro lasciarci

restò il rimpianto

di abbracci e dei mille

infiniti desideri non colmati.


Ma ci bruciammo e rimase

la cicatrice che turberà

penetrandoci l’anima

i nostri giorni a venire.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

il tempo assottiglia le cicatrici del cuore , resterà solo un piccolo segno a ricordo di quel che di bello si è vissuto finchè è durato , pur mantenendo una dolce malinconia che addolcisce l'anima.
un sorriso veronica.

il 14/12/2006 alle 17:29

E' molto dolce il tuo commento e te ne ringrazio.Mi ha fatto molto piacre.franca

il 14/12/2006 alle 18:40

bellissima

il 14/12/2006 alle 20:54

Sono lusingata e felicissima ti sia piaciuta,grazie.ciao franca

il 14/12/2006 alle 21:37

Tutto è stato vissuto con estrema intensità, fino alle ferite penetrate dentro l'anima.
Ciao, mati.

il 14/12/2006 alle 23:11

...la parabola d'una storia d'amore, scritta bene.
Con un finale che, storicamente, è un classico, ma che l'invenzione versuale tua, ha reso formalmente e liricamente valido.
Bella ed accattivante la chiusa!
5!

il 14/12/2006 alle 23:55

il piacere è stato mio franca, per aver letto qualcosa che mi ha toccato il cuore;-)
un sorriso veronica

il 15/12/2006 alle 00:56