Non sto male qui. No, per nulla.
Vivo bene e respiro pure
Non mi preoccupo dell'inverno
che è diventato estate o viceversa.
E vicersa anche il resto.
Non sto male qui, No.
Vivo ancora. Gli animali, quelli no,
muoiono scuoiati, e le mucche, in particolare,
impazziscono.
Ma noi siamo vivi, no?
Che ci importa.
Sono vivo.
Non sto male qui.
Guardami. Sto sorridendo.
E mi sento benissimo,
ma non so cosa sto respirando.
Qualcosa che qualche secolo fa chiamavano aria.
Ora nessuno sa che cos'è.
Ma scienziati in camici dal sospetto color nero
ne stanno identificando la formula.
Guardami. Non sono triste.
Anzi, rido. Sto bene con voi.
Ridacchiamo insieme al cielo
e stupriamolo festosi
in una cerimoniosa ossessionante
ripetizione di nuvole grigie misteriose.
Mi sento bene. Tutto è meraviglioso.
Devo solo stare attento a dove metto i piedi.
La mia gente ha quell'ironico vizietto
di ammazzarti, violentarti, derubarti,
torturati, umiliarti, deriderti,
ingannarti, rovinarti, sfigurarti.
Ma è brava gente e sto bene con loro.
Hanno una fantasia incredibile.
Da quando hanno seppellito l'Amore,
dopo averlo impiccato all'alba,
in un cimitero da qualche parte
se lo sono reinvintato!
E' molto più semplice ora, basta fingere.
O guardare la tv.
Ti dirà lei ciò che devi provare
con la farcitura di immagini psichedeliche
di fazzolettini che non rovinano
la pelle quando asciugano le lacrime.
Fiduciosi, scenziati con camici dal sospetto color nero
stanno studiando il modo di eliminare il pianto
per risolvere definitivamente il problema.
Ce la faranno. I politici nel frattempo
hanno eliminato la Speranza.
Bene, bene. Non sto affatto male qui.
Proprio così. Mi sento bene.
Così incredibilmente bene...
Ma ucciderei. Te lo dico. Tutti.
Me compreso. Me per primo.
Per stare meglio.