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Pubblicata il 24/05/2002
I miei sensi,
fantasmi impazziti
che le percezioni sensibili
non erano riuscite a sconfiggere
senza ucciderne qualcuno.
Non avevo intelletto,
tanto da dichiarare
la fine della guerra
senza che i miei agenti segreti,
passivamente,
si fossero impressi
nelle mie catacombe.
Avevo espressioni banali
e concetti infiniti
ma non riuscivo a capire
la pipì di una farfalla
ed il veleno di un cobra
che, immobile,
mi fissava negli occhi.
Io ero terra,
ero nell'oggi
perchè il futuro non c'era,
ma solo un realizzare,
già oggi,
la mia vita.
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