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Pubblicata il 02/11/2006
Ti dirò di me
ti racconterò la vita
di quanto è stato
non è finita.
Furono quei giorni
di sfrenato amore
che io mi persi
raccogliendo miele .
Ora sono solo
nel cammino incerto
mi dimeno arso
con tanta nostalgia.
Ti dirò di me
delle mie paure
giorni a te pensavo
sotto un grande cielo .
Con una mela in petto
pronta da sbucciare
brucio dal rossore
agito pensieri .
E salirò
salirò quel monte
con in bocca un fiore
e la mente stanca,
vicino mi verrai
mi strizzerai l’occhio
su un prato verde
al chiaro della luna .
Eri lì
davanti ad un Altare
a rimembrare giorni
di tempi sconosciuti.
Poi di nuovo
su e giù per la collina
incontrammo l’alba
il fresco d’un mattino.
Curioso io
guardai in quel ruscello
fioriva la tua immagine
rifletteva come stella .
E ancora lì!…
risplende ancora
la vera tua natura
lo sento sei vicina
per te sarò il solo.

Il poeta narratore.
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A me è piaciuta tanto. Hai saputo scegliere immagini suggestive e creare un' atmosfera.
Scene che hai voluto immobili per dare movimento a lei che traspare dalla ferita. Bella lettura amico mio e magnifico poeta narratore, ciao franco

il 02/11/2006 alle 20:59

una bella poesia che riesce a coinvolgere. Un abbraccio. Marina

il 03/11/2006 alle 09:28

E' BELLA, ISTINTIVA COME LE VECCHIE CANZONI DI BATTISTI-MOGOL E SENTIMENTALE ALLA BAGLIONI. BELLA L'IMMAGINE REGALATA CON QUEL SENSO DI NOSTALGIA CHE TRASPARE SEMPRE DAI TUOI VERSI. UNA MAGNIFICA CANZONE. UN SALUTONE DA GIùGIù

il 03/11/2006 alle 22:57

ciao Franco...ciao Marina...ciao sera...
vi abbraccioooooo
freccia
il poeta narratore.

il 09/11/2006 alle 21:07