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Pubblicata il 24/10/2006
Sotto le cuticole, il bianco delle bugiè
si nutre d’osso che avanza annerito
dal carbone delle caldarroste – calia –

Saltellano scoppiettanti e allegre
le pellicine scottate al dito delle braci.

I tagli orizzontali sorridono imbiancati,
come un Pierrot, dal sale di Sicilia;

Come i colori dell’etna che copre polveri,
i silìci e le pomici e le peci spugnose.

Strati di marroni obesi a ciuffo alto
dormono dentro la iuta a sacco di culla

Sorride il caliatore al bimbo che piange
avido di polpa gialla e bianca farina

Tra-denti di latte saltella la lingua scotta
e la saliva evapora veloce – al tizzo -
ingoiato con briciole di ceci fumanti

Sobbalza il passante divertito e tra le dita
zuccheri filanti attaccano carie ai figli,
eccitati per quello che reggono in mano,
invidiosi del nulla che altri bimbi hanno.

- Scorre -

La processione, al tramonto –d’una Madonna nera-
ignara di bestemmie e sputi musulmani del mujadin
che all’alba chiama alla preghiera fedeli d’- Allah -
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bella, come il quadro della "Vucciria" di Guttuso . 5 caldaroste per te e un sorriso veronica.

il 24/10/2006 alle 15:02

grazie ..un generoso commento..

il 24/10/2006 alle 22:41