Ho cotone idrofilo nello stomaco
e gocce di mercurio cromo
a disinfettare bocconi amari
che ingoio per te
e buchi di granata
nella massa grigia ed informe
Ho fame delle tue sottili pagliuzze d'oro
e sete di sangue raffermo
apro i polmoni
a catturare ogni impalpabile atomo d'amianto
che gocciola dalle tue dita
Alla tua presenza
pronuncio parole glitterate
che come fragili farfalle
passando dal tuo orecchio sinistro
con un solo battito d'ali
escono dall'altro
e mi invadono la bocca
Seminano nella mia gola
ciò che hanno raccolto di te
indifferenza
il sale di lacrime polverose
e le paure represse
Ho occhi arricchiti
ogni volta che quelle farfalle
non escono da te
e si perdono
in quel niente che sei per la mia anima
in quel tutto che sei per il mio cuore