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Pubblicata il 22/05/2002
Stordita dall’infinità
Di questo triste mare
E salato di lacrime amare
Di paura ed eternità.
Pensieri oscuri.
Paure infinitesimali
In un ambiente di felicità apparente
Tento di conoscere me stessa.
Non posso che annegare
Nella nascosta profondità
Di questo luogo.
Queste note trasmettono eternità,
Ma io vi vedo solo illusioni.

Verrà,
La Sera a cancellarmi e a costruire
Castelli di sogni distrutti dall’alba.
Talvolta spero in un sogno infinito.
Parte di questi caldi monti in miniatura
E’ oscurata così come l’ignoto nel quale
Cerco di penetrare.

Esisterà una verità universale?
O siamo solo disgregate molecole di materia?
Esperimenti di una forza superiore?
Incubi di un disegnatore di vita?

Filosofi dell’ignoto.

Libero arbitrio?
Bene e Male non sono verità assolute.
Vita? Forse più di una lunga,
o forse breve, attesa della morte, costellata di paure e malattie
?






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