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Pubblicata il 22/05/2002
Insubria, il sangue dei guerrieri
Scorre nei tuoi boschi
Dimenticati e sepolti
E profanati!
Cromlech celati
E radici profonde
Ma ora oscurate
Dalla ruggine di questi tempi.
Non più lealtà, onore, coraggio
Ma la stirpe del quarto Yuga ha dannato il tuo suolo sacro
E Pagano.
Insubria.
L’aquila ed il serpente
Innalzarsi nell’aria, non più.
Sento il vento accarezzarmi,
il fuoco dentro me.
Innalzarmi anch’io dalla terra
E mi purifico con l’acqua.
Dimenticata la sapienza Che cerco di riscoprire.
Nessun fraintendimento nella
Scienza suprema non rivelata
Per chi la conosce.
Insubria,
Lontano da me le origini
Che cerco di afferrare.


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