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Pubblicata il 13/09/2006
Il sibilo iniziale,
l'immagine riflessa s'increspa
ed accoglie una tonnara di gladiatori

Arti di corpi scolpiti da mille fatiche
emergono tra la schiuma d'acqua che ribolle

Nelle vene in piena corrono le speranze
Vibrano forte le corde dell'agonismo

I lampi di genio ed i colpi probiti
di scaltri bucanieri dell'est
L'orgoglio mai vinto di capitani leali
Palombe beffarde sul fil di sirena

Sguardi di schermaglie, d'inganni
Sguardi d'intesa, di speranza
Sguardi di gioa dei vincitori
Sguardi bassi e delusi degli sconfitti

Tutto svanisce con l'ultimo granello
che scorre nella clessidra
Lo specchio torna a riflettere
un'immagine troppo nitida

Gli eroi di una manciata di minuti
abbandonano il palco

Si spengono mestamente le luci
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il tema è originale..risveglia scenari antichi ma riflette condizioni del presente..saluti francesco

il 13/09/2006 alle 23:20

Francesco, ti ringrazio per il commento.

ciao,
maurizio

il 14/09/2006 alle 08:34

confermo il commento di Fra, e plaudo!

il 14/09/2006 alle 11:04

Grazie Lù,

bises,
mau

il 14/09/2006 alle 11:08

Un grande effetto scenico e poetico.
Ciao, mati.

il 14/09/2006 alle 15:23

veramente di mattanze d'uomo ne vediamo già un bel pò ... di solito chi le innesca dice che gli lo ha detto qualcuno lassù con cui è in stretto contatto. Io ho il sospetto che il "la" agli stermini lo dia sempre il portafogli ...

Grazie per il commento

il 14/09/2006 alle 15:37

Grazie Mati,
a rileggerti.

baci,
mau

il 14/09/2006 alle 15:39

si l'avevo letta ma non c'erano ancora le sue "spiegazioni" e non ci avevo capito niente, adesso va meglio.

grazie per la segnalazione,
mau

il 15/09/2006 alle 09:55