Ehi tu
che da lassù
mi guardi senza sapere
senza farti vedere
senza capire
che io
quaggiù
vengo a trovarti a volte
e ad aspettare la notte
anche senza stelle
e ancora
piano
molto piano
a sussurrare al cielo
le tante cose che non so dire
ad altri
se non a te
anche se tu
da lassù
non le puoi sentire
ma io lo so
che sarà il vento
con la sua mano
a trattenerle fino a domani
per te
che scenderai giù
dal quinto piano.
Roma 1987