lascio il segno del mio passaggio su questa poesia che ho riletto più volte e che porta a riflessioni infinite. Ognuno di noi, credo, nell'arco della vita, spesso ci chiudiamo in noi stessi e isolandoci crediamo di guarire quel che il momentaneo rancore, aspettiamo che scivoli via dall'anima, ma alla fine sempre più si rintana ed è poi difficile estrapolarlo. Non voglio dilungarmi oltre se non per dire che se il tuo scritto fa pensare vuol dire che ha fatto breccia nel pensiero di chi legge.
Un grande ciao
Cesare
ci sono dei punti che mi hanno fatto soffermare nella tua poesia;
rispetto: il silenzio talvolta dà rispetto, e in molti non sanno cosa sia.
Indifeso: talvolta si è indifesi, talvolta nò, talvolta si scegli come rispondere, essere.
rancore: lo conosco come sentimento, e dà un fastidio becco perchè alla fine con lui non si risolve nulla,
passato: forse è la cosa migliore, lasciare il rancore e il resto al passato,
perdonami il commento, ti ho scritto solo quello a cui mi ha fatto pensare il tuo brano,
ciao
Dice bene Cesare, se non sciogli quella lacrima, il rancore non andrà mai via e si insunerà sempre più. La vita e fatta di tanti momenti che riempono l'anima di altrettante pieghe, ma se ci piegano su una di essa, in questo caso sul rancore, non vedremo mai oltre, perchè incapaci di trovare la vera pace. Una poesia riflessiva ciao Nadia