PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 23/08/2006
Slitta il gommone sull’onda,
bianchi spruzzi mi bagnano il viso,
s’allontana la mia terra nella notte profonda,
senza dirmi addio.

Si stringe nello scialle una giovane
donna, corpi bagnati le sfiorano i
fianchi, cercano spazio,
brilla la paura nel suo sguardo.

Voci sommesse mi circondano,
sono speranze, di ricordi,
che nel vocio si confondano.

Mi attende, chi?
Che cosa?
Ora mi chiedo, senza risposta!

Mi sento come un clandestino,
ho raggiunto un paese, desiderato,
forse ben presto sarò scacciato.

Luci tremule brillano sulla riva,
solo l’onda ritorna alla mia terra, fuggo
dai miei compagni “sono arrivato”,
il mio destino è lì, mi attende,
sarà come ho sperato?

Mi sento come un clandestino.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)