Descrivo cerchi nell'aria
volando verso obiettivi non chiari
senza alcun mezzo o alcuna meta
assieme ai miei compagni di sempre,
solo con la Poesia e il sorriso.
Quei cerchi nel vuoto
non sono altro che nuovi simboli
nuovi suoni e lettere,
è il nuovo alfabeto
di chi sa apprezzare il mio sorriso
o le mie amare parole di realtà
viventi in un breve sogno.
Sono cerchi nell'aria
che presto si diffonderano
e scompariranno
come graffiti sbiaditi dal tempo
o dalle pioggie estive
rimanendo impressi nella memoria
di chi sostiene l'orgasmo dell'arte.
Nell'oscurita saranno cerchi di Giotto
nella luce saranno i cerchi di un bambino.
Cerchi dipinti con il fumo di un toscano
a ricordare le origini della mia mente
così troppo mal pagata
con sleali immagini di nudo
e suoni increspanti la perfezione.
Lasciate che io voli
e continui con i miei cerchi
nell'aria rarefatta e grigiastra.
Permettete alle mie gambe di penzolare
e di indicare il terreno
sede del mio passato
a lungo contestato
e a lungo insignificante.
La poesia è un gioco,
sono parole cerchiate in bianco
nello sfondo di carta opaca
o semplicemente riciclata,
lasciate quindi che io giochi
come una madre con suo figlio.