PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 13/08/2006
Chiusa in casa
sto da sola
ed il tempo più non vola.
Per trovare l'allegria
cerco un po' di compagnia.
Grande cosa il cellulare:
incomincio a messaggiare.
Il pensiero per Teresa
non mi fa sentire arresa:
"Cara, chiama, sono qui. Ci vediamo a mezzodì?"
A Giovanni io riscrivo:
"Va, per un aperitivo?"
C'è Maria da salutare:
"Che ne dici, per il mare?"
Con Armando ci riprovo:
"Su, per il Mercato Nuovo?"
L'amicizia
è come le onde
e nessuno mi risponde.
Ad un tratto
il "Suon di squilla"
e mi sento tutta arzilla.
C'è un messaggio
da guardare
e comincio a ben sperare...
Schiaccio e attendo
un lungo istante:
"Il Suo credito, signora,
sta per terminare ora."


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E' bello e giusto raccontare il nostro quotidiano: così fatto è poesia.
Dire di se e della normalità non è facile e soprattutto è espressione di fiducia in chi ci legge. Direi di grande affetto. Non sono cazzate...ma quel che molti di noi vivono/potrebbero vivere.
L'hai reso bene,*****,Pier

il 13/08/2006 alle 21:34

Ormai sei un fedelissimo...grazie per il tuo sostegno! Dici bene:"fiducia in chi ci legge"...mi sento tra amici, qui;mi sono affezionata. Leggo le vostre bellissime poesie e riflessioni...il mondo non è così nero come sembra!
Grazie Pier, T.V.B.!!!

il 13/08/2006 alle 23:01

Grazie per il tuo commento. Ho voluto cogliere l'ironia di un episodio che si verifica spesso. Saper ridere di se stessi aiuta molto; il coraggio di pubblicare però, me lo avete dato voi poeti-lettori, con la vostra magnanimità...ora vado a leggere le tue. Baci8!

il 13/08/2006 alle 23:08

Ricambio

il 14/08/2006 alle 07:39

Eventi normali conditi con umorismo.Spiazzante il finale.Merita il massimo.

il 14/08/2006 alle 07:51

Grazie per il tuo apprezzamento. "spiazzante il finale" è un'amara verità:l'hai sentita quanto me. Ho voluto ridere su questi miei episodi, anche se avevo un po' paura a proporla;non mi piace soffermarmi sulle distonie e poi non voglio "affliggere". Credo nella Poesia come sublimazione di tutto, e l'ho inviata proprio perché non è una poesia. "Eventi normali", di cui non faccio colpa a nessuno:in questo mondo che va di fretta, ognuno è rincorso da mille problemi e non c'è tempo per ascoltare, per amare come si vorrebbe.
Grazie e buon lavoro,
Daniela

il 14/08/2006 alle 12:12

Schiaccio e attendo
un lungo istante:
"Il Suo credito, signora,
sta per terminare ora."
QUANTE VOLTE é CAPITATO ANCHE A ME...
CARISSIMA,NON AVER TIMORE DELLA SOLITUDINE..NEL SILENZIO SI CREA..SI CRESCE!.
SALUTISSIMI. Dora

il 16/08/2006 alle 21:01

i tuoi versi e l'ironia,
per stasera mi portan compagnia
e l'istante scorre in sereno
me la rileggo in un baleno...ciao francesco

il 17/08/2006 alle 01:18

Che figata!
Mi hai fatto ridere ancor più
della mia "cazzata"!
Simpaticissimo, ciao.
Daniela

il 17/08/2006 alle 16:25

E' un commento molto affettuoso, grazie. Lo so che vuoi dire; la mia non è paura della solitudine, ma un dramma diverso:quello di sentire una carica dentro e nello stesso tempo non poter condividere...
Grazie, carissima anche tu!
Daniela

il 17/08/2006 alle 16:31