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Pubblicata il 07/08/2006
Ogni tanto, ripiegando
di pesante il gonfio capo,
che sulle spalle appoggia stanco
dai pensieri vecchi momenti,
di barlumi splendon lampi
rischiarando chi ella fu.

Ogni tanto, scorron veloci
il riaffiorar d’anni passati,
di ricordi gli usci aperti
diario pagine d’Anto scritte
d’occhiale sguardo trapassar,
grande luce d’astro emane
riscaldando all’intorno
chi di freddo il cor gelato,
accalorando di parole
mitigando di sorriso.

Ogni tanto, come di freccia
dolce forte la sua figura,
ancor fresca è l’impronta
orme crescere dal di dentro
sfocia d’impeto fiume al mar,
risvegliando dal cupo sonno
riguardar stampate immagini
della sua vita passata amor.

Ogni tanto, non dimentico
di diamante inciso l’animo
duraturo graffio perenne,
come il rinascere del giorno
di una luce dolce di luna
inebriar la notte buia,
portar meco d’Anto, il ricordar.




Ricordando Antonella, scomparsa ancora giovane, falciata da un brutto male.
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