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Pubblicata il 05/08/2006
Un'ultima nave ha trascinato chiglie al porto
con le ferite ai fianchi abusati dal tempo
preda di schiaffi ondosi e vento sparigliato

Ancora i chiodi che appesero Gesù ferrato
tra le costole dei fasci abbottonati tra le leghe
s’intravedono a ricordare il sangue versato
di remi spostati a schiaffi di fruste in pelle

Mentre il suo carico di novelle pene trasporta
non per lenire carni ma forse a fustigare anni
appena maturati da fanciullezze sciupate e brevi

Ad ogni sbarco piange in litania una madre
che vende lacrime a diavoli strani che d’angelo
hanno il sorriso e infuocano le vene di passione
quella che tacita per ogni dose l’urlo d’amore


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sempre attento...ciao

il 06/08/2006 alle 13:03

cerco di fare del mio meglio...

il 06/08/2006 alle 20:24

Piange una mamma, magari anche una sposa e un bambino.
Viaggi infelici che si immolano al dolore e all'ingordigia dell'uomo-demone.
Schiaffi che giungono dentro e lasciano un rosso intenso.
Un caro pensiero, mati.

il 06/08/2006 alle 22:31

grazie Mati
viaggi dolorosi in tutti i sensi...

il 06/08/2006 alle 22:56