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Pubblicata il 05/08/2006
Mi ricorda, il candeliere che hai
di sfuggita lasciatomi in serbo,
soltanto prima di dirmi per sempre
addio, quelle sere carezzevoli
mentre lumeggiava il tuo morbido
seno dove hai esaudito posare
le mie labbra, e la mia mano trema
agitata. Mi ricorda il bazar
che tu avevi scoperto ricolmo
di mercanzie orientali, riempito
il nostro casolare delle quali
avevamo con tanta dedizione.

Il candeliere che mi hai lasciato
ora indugia dietro il mio lettino,
la candela di colonia che regge
ha dimenticato di profumare.
Ogni tanto vado ad annusare
per meglio ritrovare da vicino
l’antico odore, inebriante
ogni volta che a fondo respiro.

Non ho mai più acceso la candela
che abbiamo lasciato lì a metà,
con qualche goccia di colata cera
che sta come sul viso le lacrime.
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molto bella, delicata e sofferta..
sofferenza umana che tutti noi conosciamo..
un caro saluto..
ac

il 06/08/2006 alle 09:03

C'è sempre qualcosa a ricordare la persona che si perde, talvolta è un filo invisibile che lega ad un'emozione lontana, ma che ha ancora il buon profumo di un tempo.
Ciao, mati.

il 06/08/2006 alle 22:16