Bello e azzeccatissimo il connubbio tra sesso e morte... Peccato che abbia già finito di leggerla, sarei andata avanti ancora un pò..;)
Ti ringrazio per il commento gradito che m'hai lasciato, amica. Di me c'è tanto da leggere e da commentare anche qui in PoeticHouse ...basta volere. Io ho appena letto di te, e della tua solitudine notturna. Cercherò d'andare avanti leggendoti ancora...
Vittorio
Da qualche tempo vado considerando la morte come un vivido atto di vita, un momento estremo da non eludere, da vivere intensamente, da protagonista. Soprattutto trattandosi d'una morte voluta attraverso il suicidio. Un incontro desiderato, e cercato con passione, quasi un amplesso incestuoso col demone che uno si porta dentro. Quel "Nascita, copula e morte" di Eliot si va a fondere in un unica parola, in un tremendo concetto concentrato in un termine solo: "estinzione"...
Vittorio
Il commento è più che meritato, ho visto che hai scritto molte cose! Tutte con parole stupende, che io non saprei nemmeno dove andarle a prendere... Scriviamo in maniera diversa, tu sei poeta! Io penso e scrivo di getto con parole un pò scontate...
Mi fa felice sapere che hai letto qualcosa di me... :)
per un attimo leggendo questa tua poesia mi viene in mente una frase che ho letto una volta in un libro. "e la morte che per un attimo esplode luminosa come la vita"