PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 18/05/2002
Cielo che ti specchi
nei miei occhi,
l'anima
vorrebbe volare
percorrere infiniti mondi
e infinite vie,
sentire su di sé
la Vita intera
senza l'agonia
della scheggia di tempo
che la trascina
nella terra.
Freccia senz'arco
non sa neanche lei
cosa vuole
nell'ebbra
scintilla della notte,
fuoco di candela
minacciata di spegnersi.
Cos'è che tu annunci,
cielo,
l'emozione
d'un battito d'ali
che attraversa il mare,
il crescere di un corallo,
la lenta pazienza
di un albero secolare?
Il continuo mutare delle dune
di identiche particelle
di sabbia scivolanti
nel mare arido?
Il fragore di una cascata
e il lento canto d'un fiume
che si fonde, tutt'uno
con il mare?
Il cuore entra in ogni essere,
mille specchi evanescenti
si aprono
annullando l'illusione
di essere solo lupi.
Riconosciamo
nella mano contorta
del mendicante
nascosto nell'ombra
assolata
il respiro della sofferenza
e la vergogna della richiesta
solitaria
e nell'uomo morto
senza nome
sulla riva
la ricerca strozzata del senso.
Nell'armonia del danzatore
il mistero che rapisce,
la dama delle stelle
che seduce col violento dolce
valzer.
Gli occhi nuovi del bambino
e il delirio del folle,
le notti di luna dei sospiri
degli innamorati,
il pianto degli assetati
di giustizia,
il fiore caduto della malinconia,
le sterminate distese desertiche
dell'assenza,
l'oasi dell'abbraccio
con l'amato,
le colline le praterie
i terreni sinuosi
l'acqua dell'amata,
la seta del bacio,
le nebulose delle stelle...
per tornare improvvisamente
- brusco colpo -
a ciò che siamo.
Cos'è che tu annunci,
cielo,
il sapore del mondo?
il sussurro della Vita
che entra ed esce arricchita
da ogni cuore umano
e soffia nel vento?

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Credo che siano ben 4 poesie ben legate da una mano maestra. Meriti un plauso per la scorrevolezza con cui si leggono e l'abilita nel saperle esporre.

airon

il 18/05/2002 alle 21:21

altre tue cose mi hanno scosso di più a livello emozionale...cmq è notevole il tuo controllo della lingua italica...ti ho scritto per dirti che ti ho risposto ad entrambi i commenti che mi hai inviato...luther non c'è ma si vede,luther c'è ma non si vede...

il 19/05/2002 alle 03:58

4 poesie? :-)
non so in base a cosa tu me l'abbia detto...cmq hai l'occhio buono :-) almeno in un certo senso. Ti spiego...
La poesia è comunque unitaria, è stata scritta tutta insieme nello stesso momento, ma l'inizio era già presente nella mia mente rispetto al resto che è venuto scrivendo, cmq la tua osservazione è abbastanza giustificata perchè ci sono stati degli "sbalzi" in cui ho cercato di raccogliere visivamente ed emotivamente ciò che volevo prima di batterlo sulla tastiera. Forse alla fine si nota questa curiosa sensazione di continuità-discontinuità...
comunque grazie.

il 19/05/2002 alle 09:36

:-) il tuo commento mi ha piacevolmente sorpreso.
Riconosco quel che tu dici, soprattutto relativamente all'ambito della "domanda".
Ed è certo che la chiave verso l'"infinito" o comunque quell'alone che circonda la parte intima dell'essere, non è certamente il pensiero, ma tutto un'incontrarsi di istanze conoscitive vissute e spesso indefinibili che lo oltrepassano.
Le parole spesso non bastano: è ciò che io chiamo mooolto semplicemente ( pur essendo un termine abusato e alcune volte improprio ) il "cuore".
Eppure, John, dissento per quanto riguarda un punticino. Slegarsi dal "pensiero" in maniera completa è cosa impossibile. Non lo amo ( perchè proprio lui, per questo, dichiara quasi impossibile la ricerca dell'"oltre" ), però devo riconoscere a Kant un piccolo fondo di verità per quanto riguarda questo aspetto. Ti spiego, sarà che sono al primo anno di psicologia...ma ti assicuro che studiando i modi di funzionamento del cervello umano dal punto di vista neurofisiologico...noi non possiamo per niente affermare di prescindere completamente da ciò che valutiamo sulla sfera del puramente sensibile. Senza comunque scordare che viviamo tra due poli opposti: il sensibile non è l'unico.
Lo stesso Socrate affermava che il contrarsi dei muscoli della gamba non poteva spiegare, da solo, il movimento o l'immobilità nelle loro cause reali.
Sono andato un pò oltre nell'argomento....ma solo per dirti...la ricerca dell'infinito è una meta...ma senza prescindere da ciò che siamo. E' comunque innegabile che l'Oriente si sia avvicinato molto più dell'Occidente (logico,categorico,filosofico solo in una certa maniera) all'Infinito. Questo è vero.....

il 19/05/2002 alle 09:52

mmm...letto il tuo commento, e posso capirti: molte volte è nella poesia in sè che va trovata la traccia del poeta.
Del resto Klimt ( che era un pittore ) affermava che la sua vita e il suo essere intimo potevano essere "letti" attraverso le sue opere stesse.
Ed è vero. Ma un commento ( in questo sito ) può essere occasione di uno scambio fecondo di idee e di suggerimenti. Del resto vorrei suggerirti, se puoi, di avvicinarti a Pavese ( poi capirai perchè ) anche se non è il mio autore preferito in assoluto.
Per quanto riguarda te e le tue poesie ti suggerisco almeno di leggere un riassunto di due sue opere: tra donne sole ( credo sia questo il titolo ) e la luna e i falò. Credo basti un riassunto, davvero...poi non so se l'avrai già letta, ma non puoi perderti la poesia "Verrà la morte e avrà i tuoi occhi". Davvero, Luther, per come mi sembrano le tue poesie, credo che sarebbe per te di notevole interesse dare un'occhiatina alle opere pavesiane anche solo su un'antologia...tu prova e fammi sapere. Cmq aspetto tue nuove poesie :-) ( con calma )
Ciao

il 19/05/2002 alle 10:01