La maschera che indossiamo non credo sia un abito che prima di andare a dormire si appende, e la mattina si rimette sul viso...La maschera che indossiamo è la superficie di qualcosa che sta più in profondità, uno strato del nostro essere, il più esterno, che rivela ad ogni modo qualcosa di noi, il nostro essere sociale, ad esempio. La mascera che indossiamo non è un inganno, una apparenza, come la felicità non è mai apparente, ma reale, o non è felicità. Sono dell'avviso che la maschera è un prolungamento di ciò che realmente siamo, non una finzione o una apparenza. L'apparenza o l'inganno tutt'al più sta nella considerazione sbagliata che noi abbiamo della nostra superficie...La maschera è la pelle della nostra anima. E se dal tuo viso traspare allegria e felicità, cieli azzuri, colline verdi, partecipazione ed altro sono convinto che si tratta del tuo essere non meno di quando sei disperata/o nella tua stanza...ciao, cuoredicarta
a volte si devono indossare maschere x difendersi e non mostrare, altre gli ambienti....come una divisa...mica puoi andare piangendo ad esempio dove non glienefrega niente a nessuno dei cavoli tuoi, meglio coprire con un sorriso e i pianti tuoi farteli da sola.
Quando quella della felicità diventa una pelle come dice W. sono Giorni!!!
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Mi piace molto questa tua poesia! 5 stelle più che meritate!!