PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 21/07/2006
E sono squarci di triste tempo quelli della guerra
E della sofferenza.
Piangono i bambini, le donne e gli uomini forti
E fragili,
Piangono il giorno ferito da visive strisce di sangue
E la sera ancor più rabbuiata, dal terrore.

Oh uomini, che provocate morte in queste ore fatte
Di fiotti di sangue di esseri inermi,
Oh uomini, che siete pronti sul grilletto per sparare,
Dagli aerei per bombardare,
Oh uomini che avete inondato senza che vi appartenga
La terra del Libano,
Tutti vi chiedono il perché del vostro male.

Di qualunque parte voi siate, questa terra e la vita
Dei suoi abitanti non vi appartiene.

E sono esseri che cadono inermi, loro innocenti.
Vigliacchi sono gli uomini senza pietà dei deboli.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

...quello che pensi è giustissimo...ma la poesia è scontata...sembra sempre di sentire le stesse parole usate almeno un milione di altre volte...
ciao Samuele

il 21/07/2006 alle 19:12

La tua voce dovrebbe divenire un corale urlo di dissenso contro le atrocità della guerra.
Un caro saluto, mati.

il 22/07/2006 alle 22:24