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Pubblicata il 18/05/2002
Le nuvole giganti
sempre piu' bianche
possono sembrare Dio
nel giorno
calma mortale.
Possono sembrare cani giganti
giganteschi fiammeggianti draghi
e mille fantasie soffici
come le culle che ci hanno fasciato.

Noi fortunati,
perdendo realta'
ad alti livelli di quota
senza poterci mai aggrappare
ad eserciti di nuvole
che possono sembrare Dio
nel giorno
noia micidiale.

Gli ultimi uccelli
che non saprei dire
ruffiani in cielo
ficcano Dio
in turbini aerostatici,
senza battere le ali,
senza stancare
i miei occhi speciali
che non vedono altro che Dio
danzare
nell'assurdita' del giorno
calma mortale,
che si sbatte sparando agli uccelli
lanciando mugolii laconici
a me
che striscio come una serpe
senza veleno
senza addirittura denti.
Inutile
quanto il piacere che ho di strisciare
su pietre caldissime,
quanto il dolore di piangere
vapore a mezzogiorno
-alto nel cielo-
fresco poi
assolutamente fresco
nello spazio senza realta'.

Senza lo stesso Iddio.

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Ti ho letto con piacere. Ciao Andrea

il 18/05/2002 alle 11:47

molto bella...
Rimanda in modo visivo, epidermico, uditivo a sensazioni provate.
Le tue nuvole si fanno parola, e nella mente di chi legge tornano ad essere nuvole

il 18/05/2002 alle 14:53

A distanza di tempo,
un altro commento ancora.
Solo per dirti che m'è rimasta impressa.

il 20/08/2002 alle 20:48