PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/06/2006
E' il frangente di un riflesso,
schiumoso come un'onda
contro lo scoglio incenerito,
acqua fresca, chiara, profumata.
Mi chiedevo incupito il senso di un futuro,
il senso di un lavoro per guadagnarsi il pane
un lavoro costruito da lunghi studi e poche soddisfazioni.
Come il mare che scende
prima dell'arrivo di una nuova onda
capisco nel breve vuoto di questo momento
quando dolce e seducente
è il mio cogliere i versi
nell'aria che palpita in attesa
e nei fiori che al vento ballano.
Faccio per me
quello che una donna
dovrebbe fare guardandomi,
strofinando le mani lungo i fianchi in attesa.
Voglio scrivere,
per chi non mi interessa.
Voglio amare,
il come poco importa.
Voglio fottere quella signora in nero
che da tempo ormai aspetta la mia ora:
guardami adesso,
osserva le mie dita,
4 sono piegate, 1 è verso l'alto
e con forza ti urla seriamente,
vattene a fanculo!
e quando tornerai
ti aspetterò sorridente
con un calice in mano,
un libro vissuto sulle ginocchia
e in mille altri scaffali,
una copertina disegnata
e il mio nome che ti saluta.
E se così non sarà
riderò lo stesso,
il vino l'ho sempre gustato.
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buono il vino.
fa compagnia.

il 01/07/2006 alle 10:58