PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 11/07/2001
Tengo per me parole e sospiri.
Emozioni vissute e circostanze parallele
che s’intrecciano in delicati e logici ricordi.
Nascondo il sublime ricordo di giorni goduti, di esperienze passate,
di giornate di vita, di pensieri cresciuti in lacrime,
di sorrisi vissuti in complicità all’emozioni,
di parole maturate nel tempo.

E rimiro le mie scritture,
soddisfatto di ciò che il bel tempo mi ha donato.
Ma solo!
Solo nella lettura.
E solitari ancora saranno i miei occhi
quando s’affacceranno sui fogli
con la consapevolezza di non esser compreso.

È il girotondo dell’alta velocità quello che ci trascina.
È la frenesia incontrollabile dell’apparire e dell’arrivare.
Lontano è ora il tempo di una sedia impagliata
e di un bicchiere di vino da bere in compagnia,
rallegrandosi di parole gioiose e pensieri reciproci.

Per chi, mi chiedo,
perché, mi chiedo.

E risposta non trovo
se non nella consapevolezza di una guarigione
da un male invisibile,
da un malore momentaneo,
da un dolore passeggero.
Così ecco che la metamorfosi di un foglio bianco si compie,
la trasformazione di un pensiero nasce,
trascinando le mie nuvole in un turbinio d’emozioni
catapultate con irruenza sull’ormai sporco e passato candido foglio.

Chiuse rimarranno nello scrigno tali nuvole,
ma allegre e pronte all’uscio lor saranno
e ad alta voce
grideranno sol per colei che ho sempre amato.


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