PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 17/06/2006
Contrada Ripaberarda
sulla ripida strada
una casa aperta e un giardino
un assorto mattino d'aprile
luci accese di ceri
sul pallore d'un volto bruno
d'un bambino morto da ieri

Nella sua cuna chiusa
alle mosche e al dolore
giace raccolto in fasce
nel centro della stanza
dov'era nato una notte
del dicembre passato
senza neppure un grido

C'è un sacerdote in disparte
la gente seduta lì attorno
alle pareti imbiancate
e un uomo sconosciuto
le grosse mani impacciate
su un'urna bianca

La giovane madre
che ha tanto pianto
ad occhi asciutti ormai stanchi
s'alza sui fianchi
per prenderlo ancora in grembo
mormorando una nenia dolce
e il suo nome

Poi d'improvviso inattesa
scioglie i due lacci neri
sul seno gonfio
e dalla nuda mammella
versa gocce
di latte denso
sulle sfatte labbra dischiuse
del bimbo

Maternità oltraggiata
in un gesto di sfida
un fiero affronto al destino
fino alla resa rassegnata
nel riadagiare il corpo
del figlio amato
adagio
per non destarlo
e accarezzargli i capelli
un'ultima estrema volta



Vittorio Fioravanti
Caracas, gennaio 2005

* * *
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Coraggio.

Hai scelto una poesia lugubre come esordio.

Coraggio

il 18/06/2006 alle 11:41

Come primo commento che ricevo non posso far altro che rallegrarmi. E ringraziarti, Filippo.

Hai certamente ragione, avrei dovuto scegliere una lirica meno pesante per presentarmi in maniera più simpatica...

Vedrò di rimediare col mio secondo invio.

Un abbraccio,
Vittorio Fioravanti
Caracas

* * *

il 18/06/2006 alle 13:09

Un ricordo doloroso, ma intenso.
L' estremo atto di amore di una mamma disperata che vorrebbe ridare la vita attraverso gocce del suo latte, ultimo dono.
Ti leggerò ancora, buonanotte, mati.

il 18/06/2006 alle 23:42

Sprazzo di pazzia d'amore.. Qui davvero la ragione non ha spazio, e l'amore si trasforma in un gesto folle e disperato..
Molto forte come poesia.. significativa!
Un salutone e benvenuto!

il 19/06/2006 alle 02:20

splendida come tutte le tue poesie!
benvenuto nella casa della poesia!

il 19/06/2006 alle 11:37

Tema forte...ma davvero estremamente triste..hai coraggio a scrivere di tali sciagure....davvero triste, mi ha quasi rovinato la giornata...

il 20/06/2006 alle 18:24