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Pubblicata il 14/05/2002
Sorte, amica, scampami la gioia lunga e amara
Che tempera la vita d'un qualsiasi McNamara

Perché non dire che ho trafficato anni
Intorno a mestoli e mappe? Io terrò i danni

Ma il sacro studio del runario damaschino
Mi ha parlato d'altre ali. Sarò di buon mattino

Sarò alla soglia di un domani, bagnato dell'umido
Giallore delle lampade e i moli. Suolo tumido

E voi, santi in Paradiso, guardate il mio futuro
Viaggiare, dalle vostre vasche d'olio. Buon Arturo!

Sorte, amica, scampami la gioia lunga e amara
Che tempera la vita d'un qualsiasi McNamara
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