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Pubblicata il 11/05/2006
Ho calpestato senza ritegno
la treccia di capelli castani
che era avvolta con onore
a protezione del tuo cuore.
Ho saputo con semplici parole
sfibrare i tuoi capelli lucenti
e slegare lentamente
quello spesso nodo
che come un muro
ti eri costruita.
Ma ho saputo riparare il danno
lavando con l'affetto dei miei occhi
quell'intreccio ammaccato
che ora sorride lucente.
Ora i tuo capelli sciolti
sfiorano le mie labbra
e le mie mani chiuse a cucchiaio
ti sostengono con cura.
Resto ora sempre dietro di te
e ti accompagno
in ogni tuo passo incerto
senza staccare le mie mani
dal tuo seno sinistro
e senza fermare le mie dita
che amorevolmente entrano nella tua carne
a massaggiare con cura
quel muscolo delicato
che è la fonte del tuo unico sostentamento
e da ora, anche la mia.
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Bellissimo canto d'amore, una dolce preghiera del cuore, un caro saluto, mati

il 11/05/2006 alle 16:27