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Pubblicata il 08/05/2006
c’e’ questa zanzara che
mi ronza intorno mentre
scrivo, provo ad acchiapparla
col destro, col sinistro,
ma niente. so che le zanzare
che pungono sono tutte
femmine, quindi potrei
anche passare da
nonsignore alzando
le mani su una dama,
ma che fare? il mio
sangue non glielo
faccio succhiare
facilmente, no, stasera no.
forse riusciro’
ad ucciderla, penso di
battezzarla prima, ma
poi cambio idea, non merita
questo onore,
mi ha gia’ ucciso un paio di poesie
stasera. mi ha rotto le
balle per una buona
mezz’ora. alla fine
mi sottovaluta, si
avvicina troppo alla portata
della mano destra e
sono piu’ veloce. la Natura
fa il suo corso, vita-morte
morte-vita, e la becco
in pieno stordendola.
quasi mi dispiace finirla, ma sono
sicuro che non patiro’ di rimorso.
la guardo, non aveva ancora punto.
le dico addio, e tra la mano e il tavolo
invito la signora Morte.
alla fine non so se
esserle grato, con il suo
ronzare ha ucciso molte poesie
prima ancora che nascessero, ma ne ha
creata una simpatica.
dedico il mio dolce sonno di questa notte
alla defunta signorina zanzara
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Davvero simpatico come esordio.
Un requie alla defunta e un benvenuto alla tua prima poesia, mati

il 08/05/2006 alle 16:23