Quando, d'un tratto, compari
Il respiro ci manca.
Sei del genere che meraviglia
"Illumina d'immenso" il tuo passaggio
Un tachicardico furore solleva in petto:
La perfezione è il tuo peggior difetto.

Come ladri ti scrutiamo dal folto
Facendoci largo a gomitate
Mostrando i pugni agli avversari
Accapigliandoci ad ogni tuo gesto
Ognuno portando via quel che può:
"Un lampo turchino, signori della corte,
Lo confesso, ho sgraffignato.
E' stato quando ha sollevato gli occhi,
E mi ha guardato."

Che vuoto quando te ne vai.
Come su un'isola deserta
Sopravvissuti a stento
In silenzio, restiamo a guardarci.
Desiderarti è il nostro comandamento.