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Pubblicata il 26/04/2006
Guardo quel letto
dove sta l'uomo
che era persona.
Apri gli occhi
e lo sguardo è vuoto
riflesso di visioni
ancorate nel tempo
passato da molto
e che rammenti
solo più tu.
E allora mi chiedo
dove sta l'inganno
di questa vita forzata
a tutti i costi obbligata:
vivere per morire
o morire per vivere?


    * lasciatelo morire
    lasciatelo vivere
    lasciategli solo
    la sua dignità *
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Non lo so, cara pat.. proprio non lo so..
Le domande senza risposta come questa emergono e ci attaccano nei momenti peggiori arrivando al cuore della nostra anima..
Ma è in questi momenti che si deve essere capaci di non dimenticare i valori più veri.. come la dignità..
Un abbraccione.

il 26/04/2006 alle 18:12

Un argomento delicatissimo che è difficile affrontare. Sicuramente certe situazioni emergono nella loro drammaticità e ci fanno riflettere parecchio, ma siamo ancora lontani da soluzioni di un certo tipo.
Un abbraccio, mati

il 26/04/2006 alle 19:12

Sono ferite di vita compiute dalla spada del destino ...un saluto

il 26/04/2006 alle 21:25

Di fronte a simili sudari di persone amate mi son chiesta dove la pietà sia dispersa dall'accanimento terapeutico..e l'angoscia mi ha stretto la gola..cara pattina dai lucidi doloranti occhi..un abbraccio

il 26/04/2006 alle 21:38

A VOLTE NON LO SAPPIAMO SE SIA PIU' GIUSTO LASCIAR MORIRE O TENERE IN VITA UNA PERSONA ARTIFICIALMENTE, MA LA TUA POESIA CI FA RIFLETTERE E APRE UN SOLCO DI VERITà SCOMODE MA REALI. UN ABBRACCIO GIùGIù

il 26/04/2006 alle 22:11

Un argomento delicato, trattato col cuore enorme di chi si pone giuste domande..condivido appieno la tua chiusa..lasciategli la sua dignità..ciao fra

il 26/04/2006 alle 23:51

Grazie a tutti. questa è dedicata (nuovamente, purtroppo) a mio suocero, colpito da altro ictus ed intervento urgente all'addome. malato di alzhaimer, questo ultima complicazione lo ha reso un vegetale.
nessuna parola è sufficiente per descrivere l'uomo che è rimasto e il tormento che abbiamo.

un caro saluto e un grazie di cuore a tutti voi per le belle parole che mi avete lasciato, cogliendo il mio rammarico...
patrizia

il 27/04/2006 alle 09:47

Giusta considerazione che fai cara Pattina,certamente L'accanimento teraupeutico,talvolta è eccessivo,in quanto vediamo, solamente un corpo inerme ,che non reagisce a nessuna stimolazione,il suo cervello ormai è piatto, le funzioni celebrali sono andate.Un corpo, tenuto in vita attraverso una macchina,ed ecco che ci si pone un serio problema.
Perchè questa forzatura?,perchè,non lasciamo che questo uomo, possa morire con dignità..senza più tubi,e macchina,Lasciatelo morire in pace!.Con affetto ti abbraccio Ciao Pat, a risentirci!.Dora.

il 27/04/2006 alle 20:47