Amo il suo volto segnato,
quel franco sorriso
quell’aria di bimbo burlone
sereno e scanzonato
Amo portargli il caffe
osservare ogni suo movimento
scherzare di piccole cose
lanciargli messaggi un po’ ose’
Amo con lui lavorare
intuire i suoi neri pensieri
cercar di distrarlo da cio’
e udir la sua voce suadente
parlare con qualche cliente
E quando ormai sera
insieme le scale scendiamo
e’ quasi un momento perfetto
un atto di complicita’
diretti alle auto noi andiamo
e tacitamente si va
Un’altra giornata e’ finita
i suoi cari ben presto vedra’
la rossa vettura svanisce
e sola mi sento di gia’
La mente comincia a vagare
il cuore ha un dolce tormento
un forte dolore mi assale
vorrei fosse fame….
ma e’ un attimo di smarrimento
LM/1993