PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 17/04/2006
Il calice di fuoco.

"Quanto interesse per un oggetto così semplice.
Quanto accanimento nello scoprire cosa mai possa nascondere".


Mio dio, quanta impazienza nel trascinarti verso la morte.
Quanto odio e quanta ferocia nella mano dell'uomo che ti ha inferto tutti quei colpi,.
Quanto entusiasmo nel vederti agonizzante dalle ferite traboccanti del tuo sangue.
Quanto dolore sulla tua pelle che a piccoli pezzi ha cercato di strappare via dal tuo corpo.
La ferita più profonda non è nel corpo ma nello spirito di un'anima che ancora non riesce a capire il perché di tanta rabbia.

Mio Dio, tu che hai sentito nella tua carne lo strazio del trapasso di quei chiodi che servirono ad appenderti a quella croce.
Mio Dio, tu che hai provato sul tuo capo le lancinanti punture di una corona che non ti appartiene,.
Mio Dio, quanto ha provato per noi,
Quanto hai amato,a tal punto di dare in cambio la tua stessa vita.
La morte è niente al confronto ti tutto questo.
Come potremo mai ricompensarti,
Ed in quale modo riusciremo ad amare fino a concedere la nostra stessa vita?

Alla luce di tutto questo, adesso io mi chiedo:

Quale importanza potrà mai avere un calice dove lo stesso uomo seppe versare il sangue del nostro salvatore Gesu’Cristo.


Dio mio, perdonaci.
Perdona l'uomo perché ancora oggi non si è accorto di ciò che è stato fatto.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

dal titolo pensavo fosse una recensione di harry potter...poi sono stata piacevolemente sorpresa
grazie

il 18/04/2006 alle 14:49