un grido di dolore...liberatorio....mancanze che pesano come un macigno..nostalgie che feriscono come la lama affilata di un coltello
bella e triste
Maluan
Vi ringrazio per i commenti, entrambi profondi: avete colto lo spirito della lirica.
La protagonista pensa di poter manipolare la mancanza dell'altro occupando la sua mente con le azioni, gli impegni. Ma il dolore cova nel fondo del cuore, come il magma di un vulcano che sembra spento e, invece, improvvisamente sputa fuori fuoco e distruzione. Il grido è lo sfogo intrattenibile di un'angoscia contenuta, non ammessa ma trionfale. UN ABBRACCIO. marina
E' vero.
E' quello che succede.
Crediamo di star meglio intensificando i nostri ritmi di vita per togliere spazio ai pensieri.
Poi,ci accorgiamo che forse la vera terapia sta tutta in quel GRIDO.
Molto bella.
un inchino ed una rosa per te.
nicky
Un grido che libera dal groppo che è rimasto dentro, quasi dimenticato in un cantuccio dell'anima.
Un abbraccione, mati
Grazie Nicky per il bel commento e per la rosa. Un salutone grandissimo. Marina
Mati, grazie sempre per le belle parole, approfitto di questo contatto per augurarti una buona pasqua e spero pubblicherai presto nuove tue. Bacioni. Marina