Non c’è differenza,
tra dormire, morire
o volare leggera
pur di far senza
dover fare o dire
quello che devo o non devo
per piacere a chi piace
quel nulla che annulla
che sbatte la porta
con un colpo violento
in faccia ai bisogni di sogni
lasciandoli fuori
dal tempo.
E allora
fermo l’istante, subito,
adesso.
Abbasso la tenda
per nascondere il niente
quel fastidioso ronzio
che svuota la mente
e freno il frenetico battito
ossessivo del tempo.
Dormire o morire
scivolando in alto leggera
tra pareti azzurre d’ovatta
filtrano gocce di sole roventi
a scaldare mani tremanti
a sciogliere nodi repressi
snodando desideri e pensieri
aggrovigliati nell’anima
e ancora sul viso
a inumidirne i solchi,
con copiose lacrime calde.
Piangendo felice mi sveglio.
Dormivo e
nel sonno sognavo
di essere libera.
- Attualmente 3.5/5 meriti.
3,5/5 meriti (2 voti)