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Pubblicata il 29/03/2006
ll malore dei tuoni
bussa di sguardi

specchio diamantino
di cristalli finti e
massi di ricordi
mutano come diga

in piena

Acqua cheta fiorentina
al traboccar de l’Arno
coi livelli di fanghi
parlano per te

Raccogli l’acqua
nelle botti per appagare

voglie amare

Amare come voglie
e desideri , bimbe spoglie
di gioventù trascorse
a contrastare all’uomo

un potere senza
alternanza alcuna

E’ il tuo, il mio

la stessa firma in calce
bagnata nell’umido

Olezzo del baccalà
disfatto al minimo calore
finito dopo acida pioggia
in sole lacrime a mare


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hahahahahah
solo io e te ne sappiamo la trama, credo che per tutto il resto del mondo resterà criptica
hahahahahahah

il 29/03/2006 alle 18:19

tratto dalla ricetta

" merluzzo in umido"

il 29/03/2006 alle 18:22

Effettivamente...concordo con lù...:-) ciao, sol

il 29/03/2006 alle 22:07