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Pubblicata il 05/05/2002
Notti di cristallo infrante
In Ritagli neri incollati
Su perle di idee in orbita fissa
In mimetica morte all’alba nascente,

Son Palmi di Luna Apparenti
Di fantasmi di nebbiosi silenzi
Neutroni di pensieri riflessi
In erotismi di parole rapaci.

Nello stagno nero piangono
Carpe di pietra fra due dimensioni,
lacrime nell’acqua confuse
in cerchi di autismo cifrato…

nel Dubbio, ho cercato Infinito.

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Grazie JB, considero la tua attenzione nei miei confronti molto qualificante, sicuramente nel nostro vicendevole confronto ho imparato anche da te.
Ciao e a presto, sul sito, nei pascoli del cielo, più tardi!
Yeha Noha!
Axel

il 06/05/2002 alle 11:12

Vero, riesci a destreggiarti in stili differenti.
Solo, vorrei fare un commentino...
Non la prendere come una rottura, ma magari come un mio dubbio al quale rispondere.
John avrebbe ispirato una tua evoluzione stilistica. E si sente: le tue poesie stanno cambiando molto.
Quello che però vorrei dirti è...in alcune questo funziona, in altre sembra stridere, come se nel vigore della ricerca della "parola" si facesse nebbioso il contenuto.
Contenuto che tu hai in mente: ma credo sia necessario anche che tu debba comunicarlo senza cedere alla tentazione di barricarti in un ermetismo magari non voluto.
D'altronde, devo dirlo, lo stile di John è inconfondibile. Strano, ma puro e vivido. Perchè credo faccia parte di un modo tutto suo di "sentire".
Perciò lo stile ( anche all'interno di una propria ricerca personale ) dovrebbe comunque rimanere prerogativa di ciascuno di noi.
Insomma quel che vorrei dirti...non snaturarti troppo Axel...il terreno dei lupi è di John :-)
Ho come la sensazione che le tue poesie precedenti fossero meno sofferte dal punto di vista di un'espressione genuina. E sembravano essere molto più "tue".
Ti ho scritto semplicemente...visto che c'è l'opportunità di poter scambiarci liberamente le nostre impressioni: quindi perchè non approfittarne?
Cmq apprezzo il tuo scrivere.

il 08/05/2002 alle 00:15

Caro Blue, non prendo nulla come rottura ma come occasione per meglio comunicare.
Sulla mia cifra stilistica hai torto e ragione allo stesso tempo: da tutti io assimilo ed imparo, filtro e faccio mio qualche cosa. Le mie ultime poesie non sono un'imitazione dello stile dei Lupi, se riguardi quello che gli ho scritto dico che "anche" da lui ho imparato, se ti vai a rileggere "Draghi!" composta 30 anni fa o "Personal Pompei" o "Walkyrie" "Triangolo Mistico" o la serie Incubus o varie altre, ti accorgerai che ho sempre proposto stili variegati, dall'ermetico al lirico, dal dolce al teologico, al guerresco... Se analizzi lo stile di JB ti accorgerai che lui gioca moltissimo con la musicalità delle parole, con versi molto slegati tra di loro, ognuno con un suo mondo autonomo, e la costruzione del senso unitario della poesia è quasi lasciato al lettore. In me, pur essendo ermetico in certe espressioni, c'è sempre un filo logico che è inerente al senso unitario che ha la mia poesia, adesso ti traduco questa, spero di essere così più chiaro, anche se l'intento della poesia non è sempre quello di fornire un discorso compiuto e comprensibile dall'inizio alla fine, ma anche di innescare sensazioni e intuizioni personali.

Palmi di Luna Apparenti, in Sagittario
(Titolo che vuol dare un'immagine onirica, misto di sogno e di visione mistica)

Notti di cristallo infrante
(le notti frammentate da sogni)
In Ritagli neri incollati
(che anche se interrotti e ripresi)
Su perle di idee in orbita fissa
(riguardano un tipo di idee "elevate"(perle) e costanti (in orbita fissa))
In mimetica morte all’alba nascente,
(sogni e intuizioni che muoiono all'alba,
ma in morte apparente, perché rivivranno ancora)
Son Palmi di Luna Apparenti
(le verità dei sogni appaiono come pallide luci)
Di fantasmi di nebbiosi silenzi
(evanescenti e con messaggi da interpretare e cercare)
Neutroni di pensieri riflessi
(verità che sono schegge di pensieri ricorrenti)
In erotismi di parole rapaci.
(che provocano il piacere in una ricerca che ti divora)
Nello stagno nero piangono
(nel momento della solitudine/incomprensione)
Carpe di pietra fra due dimensioni,
(mi sento come un pesce che non riesce a destreggiarsi fra due realtà: lui immerso nell'acqua, ma rasente la superficie la bocca nell'aria, io fra le esigenze di un corpo materiale ed un'anima immortale)
lacrime nell’acqua confuse
(le lacrime si perdono confuse, acqua nell'acqua)
in cerchi di autismo cifrato…
(mi disperdo/le lacrime si disperdono, in cerchi d'acqua/in verità inaccessibili e incomunicabili)

nel Dubbio, ho cercato Infinito.
(anche se sono più i dubbi delle certezze, la mia ricerca dell'infinito è continua...)

Come vedi credo che questo discorso, pur molto ermetico ha una sua coerenza precisa e tesa ad un significato. Ti assicuro che non è questo che intendevo nel dire di aver imparato "anche" da JB, spero di essermi spiegato.
Grazie ancora per avermi dato l'occasione di questa spiegazione.
Spero che tu la legga!
Ciao
Axel


il 08/05/2002 alle 14:43

La tua è la migliore risposta che potessi darmi.
Ti ringrazio davvero tantissimo per avermi concesso il tuo tempo spiegandomi con calma ogni punto sul quale avevo qualche dubbio, rivelatosi ( felicemente ) sbagliato.
Comprendo ora fino alla fine ogni parola del tuo componimento e la "radice" del tuo continuo ricercare.
Così pure rimango colpito dal tuo sottolineare, nel commento, la volontà di "innescare sensazioni e intuizioni personali".
Mi lasci pensare, qui, all'apparente freddezza di un forte e conciso Montale, che se letto con passione, sviscerato, rivoltato, compreso fino all'anima, rivela un appassionato lirismo, nella sua ricerca ardente, e la condivisione universale delle sue parole che lasciano spazio alla riflessione e ai sentimenti personali di ogni lettore.
Questo solo per quanto riguarda la "scoperta" e la "sofferenza" della "parola". Il resto è tutta opera tua e ne rimango piacevolmente colpito.
Sempre alla ricerca dell'infinito, Axel.
Ti seguo con tantissimo interesse

il 08/05/2002 alle 15:17

Ti ringrazio nuovamente per l'entusiasmo che mi hai suscitato nel sentire che questa volta sono riuscito a farti partecipare alle mie sensazioni espresse attraverso la poesia, e che sicuramente hai ora la chiave per interpretare correttamente le altre.
Ciao
Axel

il 09/05/2002 alle 13:58