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Pubblicata il 15/03/2006

Tela di ragno fragile di brina
la trama di pensieri
sui rami dell’inverno
dove ad intermittenza
occhieggiano memorie
di sogni disattesi e assoluzioni
autoelargite.

Cade la neve e pesa sulle ciglia
mentre edifica in cuore
gotiche architetture di silenzio
giardini di cristallo ove s’imbrina
umore di ferite
e fiato di sospiri.

Le mani tese al fuoco dell’attesa
più non sanno carezze ed in tremore
vanno tastando il vuoto

mentre sul suo cuscino
il gatto fa le fusa.




Dona Flor
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C'e' una gatta selvatica che da un po' viene a farmi visita.. Viene a trovarmi quando vuole lei, ma l'atmosfera che si crea in quei momenti e' simile a quella questa poesia..
"occhieggiano memorie
di sogni disattesi e assoluzioni
autoelargite."
Molto belli questi versi!
Un salutone.

il 15/03/2006 alle 21:08

Poesia che riesce a creare un'atmosfera particolare: mi sono sentita, leggendola, come sospesa e ho toccato terra solo alla conclusione dell'ultimo verso. Immagini impalpabili: la tela del ragno che riconduce a lontani ricordi, la neve che leggera cade, le mani tremanti che annaspano nel vuoto nell'affannosa ricerca di carezze ormai lontane. Splendida. Ciao. Marina

il 15/03/2006 alle 21:31

ATMOSFERE INVERNALI BEN COSTRUITE. SERAFICO

il 15/03/2006 alle 22:12

Ringrazio tutti della buona accoglienza riservata a questo mio testo.
Grazie di cuore

Flor

il 16/03/2006 alle 09:51

da sempre tua grande ammiratrice, rinnovo la mia stima
:-))

il 16/03/2006 alle 11:14

Bella poesia ricca di emozioni sospese e in contrasto.
Ciao, Roberto

il 17/03/2006 alle 11:01