PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 20/02/2006

All’Inferno! descritto su occhi animali
estese, sul mondo ,immense di ali: nord-est
senza confini razziali o formali.
la via dell’”aria” riprende e la musica
stona e bis-stecca il canto dei cigni
arrivano e muoiono: come macigni!

Cadono sulle nostre coscienze ribelli
come le nuvole bianche e spruzzate
di schizzo nero su becco pastello -the best-
la massa piumata c’adombra già il sole
la gioia portava, intorno ascoltavi risate di bimbi
una scritta VIETAVA TOCCARE GLI UCCELLI!”

Levate i sogni dorati e danzati di tanti.
Le mani e i volteggi contati ...ritmati…copiati
a questi animali da sogno che adesso rapiti
sui laghi sciacquettano ali lordati dall’uomo
che abita in isole strane con nomi importanti
cupole islamiche o chiese matrone con duomo

“Io amo vedere il sole levarsi col rosso del sangue”
citava una frase già letta e sentita in un sound
o forse confondo la musa poetica a Pound.
Forse aveva ragione la bestia che in noi già vive
è bastarda altri non è che la morte che langue
e spunta in momenti di crisi, bruciando rami d’olive


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Nulla è più trasparente
dell'animo di un poeta
quando mente...
(Pirro)

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UNA COSA IMPORTANTE E' VIVERE L'ATTIMO DEL DOLORE, PERCHE' ANCHE I POETI POSSANO PER UN ATTIMO DISILLUDERSI, COME E' ANCHE LEGITTIMO, VIVERE L'INTENSITA' DELLA GIOIA PER COME E' INNOCENTE LA VITA DI UN BAMBINO, AFFINCHE' I POETI POSSANO ESPRIMERE LA VOGLIA DI ESSERCI; PERCHE' PUR MENTENDO, NELLA DISILLUSIONE O NELLA FIDUCIA E SPERANZA, VI E' L'ARTE, PAROLA MAGISTRA, PIU' CHE MAESTRA.

SERAFICO ALL'AMICO PAISA'.

il 20/02/2006 alle 21:25

Un nero di dolore che si pone su bianche creature, ignare di dover morire in terre lontane e di spegnere il sorriso dei bambini.
Ciao, mati

il 21/02/2006 alle 23:39