PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 13/02/2006
Ho chiuso la porta
ad un mondo d'inganni
che ho visto fluire
fra le mie stesse mura
posando ogni maschera
vicino ai miei piedi
pagata con lacrime
a quel triste mercato
che non da garanzie

ho girato la chiave
a doppia mandata
e dietro la porta
li sento sostare
a volte è preghiera
oppure minaccia
A volte suadente
come un languore
che ti cattura

Cammino irrequieto
guardando le mura
della mia grigia stanza
e tolto lusinghe
che fanno colore
o tristi ricordi
che solo dolore
sanno recare

Ancora suadente
la voce paziente
vicino alla porta
non vuole mollare
" non senti quel vuoto
che dentro ti opprime ?
Hai chiuso la porta
per non più soffrire
ma nemmeno un sorriso
sa ormai come entrare ..."
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...sono celate dietro un velo, luos, e fanno paura
come vecchi fantasmi che non sanno svanire

ricambio il saluto

il 13/02/2006 alle 13:27

ciao airon..le tue poesie mi intrigano parecchio..perchè i tuoi versi, seppur trattano di qualcosa in particolare, ci conducono nella vastità delle sensazioni inespresse, oserei dire che la tua è una sorta di poesia/catarsi..anche questa, il chiudersi "dentro" perchè stanchi di sopportare questo o quell'inganno, anche a costo di perdere la beltà di un sorriso, bè hai tirato fuori ciò che spesso ho provato..grazie un saluto da fra

il 13/02/2006 alle 22:48

Mi è capitato in passato, e avvolte anche tutt'ora, di sentire il bisogno di chiudere quella porta, per non soffrire annullando ogni pensiero doloroso, per avere un attimo di tregua nel silenzio assoluto. Ma rimane solo un attimo, perchè i dolori se non proviamo ad affrontarli ritornano sempre, e si amplificano ulteriolmente! Sai ognuno ha dentro di se quel sorriso non c'è bisogno di farlo entrare, bisogna solo trovare la forza e la voglia di farli prendere il volo. Ciao Nadia

il 13/02/2006 alle 23:46

Quando un amore finisce pensiamo che mai più il cuore batterà ancora, e la chiusura la vediamo come autodifesa, l'unica difesa possibile.
Poi il tempo che è severo maestro decide per noi.
Ciao fra

il 14/02/2006 alle 00:08

Si nadia, ma in quell'attimo la penna traccia segni sul foglio bianco e fissa quel dolore. Poi magari, quelle voci suadenti, sanno insidiare il cuore, strappare le difese, dipingere il cielo e dar colore al sole
Sanno far riaprire quella porta
Ti abbraccio
L.

il 14/02/2006 alle 00:13