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Pubblicata il 08/02/2006
E tu, giovane donna dal viso
sciupato e rugoso
dal troppo lavoro
per un pezzo di pane,
alzandoti all’alba
allatti il tuo piccolo
e rassicuri il tuo sposo
sofferente.

Sotto il sole cocente raccogli
fagioli, angurie tra spighe dorate,
fino al tramonto.

Donna, donna,
quanta fatica fai.

Torni a casa da quella arida
giornata stanca, affaticata
e non puoi riposare.

Devi
accudire tuo figlio
e curare il tuo giovane sposo
stravolto dal dolore.

Donna,
non piangere e fatti forza
ché solo DIO ti aiuterà.

7/02/06
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che splendida immagine che offri ai nostri occhi,
le ultime due strofe suonano come un invito delicato a non mollare...complimenti..

il 08/02/2006 alle 17:57

generosa è la tua dolcezza ,omaggiare una giovane sposa,farne a lei dono del tuo sincero amore... donandogli canto ,sei brava poetessa...sei brava...molto brava..he..
scherzo lo sei...
un abbraccio Giò
a dopo .

il 08/02/2006 alle 18:06

...scusatemi manca la prima parte,
troppo sonno alla sera.
grazie
dd

il 08/02/2006 alle 18:33

...puoi sempre aggiungerla in un autocommento Dina, così la leggiamo per intero

Ciao ciao

L.

il 08/02/2006 alle 22:22

Grazie davvero,
questa poesia non era completa,
ciaooo
dd

il 09/02/2006 alle 20:25

Gia fatto Luigi,
se vuoi leggerla intera ora c'è,
sei un pò lazzarone pero,
CIAO
DD

il 09/02/2006 alle 20:28