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Pubblicata il 06/07/2001
C’è un sottile filo,
un filo che cammina leggero e vola
nei nostri cieli
e che unendo
le nostre anime,
ci tiene nascosti al mondo.

Vorrei poter sentire le parole che mai dirai,
per farne un regalo ai posteri.

Vorrei poter ascoltare i cori che mai canterai,
per ricordare il bel tempo.

Vorrei poter baciare i baci che mai darai,
per assaporare quel poco di te che non conosco.

Vorrei poter vedere con gli occhi tuoi,
per scovare la stanza dove celi l’anima,
quella che ancora non mi hai donato.

Vorrei mangiare dalle tue labbra,
per nutrirmi dei tuoi pensieri.

E solo rimango ad immaginarti,
sorretto dal sogno di un filo invisibile,
e dai nostri piedi che lasciando orme indelebili sulla spiaggia,
complici percorrono sentieri di foreste incantate.

Mia, averti solo mia.

Ciò che vorrebbero le mie braccia è averti solo per loro,
cingerti i fianchi e le tue spalle.
Ciò che la mia bocca vorrebbe
è assaporare le tue calde labbra,
carnose, rosse e umide al contatto delle mie.

E solo rimango nascosto ad immaginarti,
a sognarti e sperare in tuo sorriso,
che caldo rimarrà indelebile impresso mio cuore.


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