PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 17/01/2006
il vento che mi separa dall'altra mia espressione
è fatto di parole inghiottite
sonno in gola di letto
guscio di lana
dimentico la carne della realtà
la do in pasto ai lupi(in fondo al corridoio)
venite venite
che anche voi siete miei figli
come questi versi
e la vostra fame
della mia carne
è la mia fame
mangiarmi sia vivere,
apparecchiate lenzuola di saliva,
che io sono sotto nel tunnel segreto
vortice di lenzuola
il cuscino porge la mia testa agli Dei
come sacrificio
uccidi tuo padre,Isacco!
Colpiscilo
finchè l'occhio di dio non sanguinerà
finche i cieli non serreranno le mascelle
e un'imprecazione sussurrerà l'orizzonte in croce!
Siamo soli...assenza
"Io mio Io mio perchè m'hai abbandonato!"
Treni in corsa nel buio della notte
scie di vento la loro presenza
piscio sul muro angolo di strada
rivoli passano accanto alle mie scarpe
ombra di mano sul marciapiede s'allunga
è tutto qui il tempo...tutto qui
la solita faccia ubriaca nello specchio di un locale
mi parlo addosso
il mio volto riflesso veggente mi avvisa che arriverà
ascensore che arriva al piano
l'ultimo inghiottire
pomo d'adamo scende
e
sale.

  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

hannibal lecter

il 18/01/2006 alle 22:36

si,u rici tu!

il 19/01/2006 alle 10:38

Un po' tenebrosa, ma molto introspettiva ed originale nella chiusa.
Esce tutto il tuo urlo dalla gola!
Un salutone, mati

il 24/01/2006 alle 23:37