molto toccante, c'è la sensazione di trovarsi lì,
a contatto con quelle vite posteggiate tristemente nella vecchiaia di giorni uguali a sè stessi..un abbraccio fra
Luogo di dolore sconfinato specialmente se a quella porta così fredda non arriva più la carezza di un affetto, ciao, mati
bella poesia....dove metti l'accento sulla tristezza e il senso d'inurtilità di chi varca quella soglia....curati non sempre da persone sensibili, da persone che lo fanno per professione, non dalle mani amorevoli dei propri cari...
ciao, dany.
non puoi non sentire amarezza e tanto altro dopo averne visitato uno...
un abbraccio
ileana
Come si fa ad abbandonare il proprio genitore...
io questo non lo capirò mai!
ciao mati
ileana
Il dolore e la sofferenza dell'abbandono non si curano con i farmaci...e il personale che ci lavora....per loro è, appunto, un lavoro!
ciao e grazie.
ileana
Non riuscirò mai a capire come si fa a portare un genitori in un ospizio... è praticamente liberarsene dopo tutto quello che ha fatto per te!
tralsciando quello che si vede lì in quei posti...
un abbraccio
Francesco
eh già!
eppure quei posti sono strapieni....che tristezza!
ciao francesco
ileana
Vi è davvero tanto in questa poesia.
Scusami Ileana, sono io che leggo di te con ammirazione.
Scrivere poesie come questa è sempre difficile
anche perché la gene di solito
scivola via indifferente di fronte a certi temi.
Taluni pensano che siano fastidiosi, altri un poco patetici.
Io trovo che tu abbia saputo evidenziare con giuste immagini
la solitudine e la difficoltà di essere vecchi.
Oggi leggevo su una rivista un'intervista a woody allen. Lui racconta che invecchiare è,
per gli altri che ti guardano,
già un poco morire,
poiché, in un mondo che corre
chi rallenta è un peso morto.
Ti abbraccio con tanta simpatia
Grazie lyedra d'esserti fermata dalle mie parti con questo commento che mi onora e dimostra la tua grande sensibilità...
ciao
ileana
Davvaer un "piccolo" capolavoro che prende, emoziona e lascia un nodo in gola....
Ciao,Antonio
grazie anche a te caro antonio per l'attenzione che
dimostri alla sofferenza e alla solitudine degli anziani lascati soli...
un abbraccio
ileana
Molta falsità e ipocrisia tra i commenti di questa stupenda poesia che con parole toccanti parla del dramma di questi poveri esseri umani che giunti alla fine del loro viaggio vengono scaricati, quasi buttati in queste strutture che chiamano "case di riposo" ( io le chiamerei anticamera della morte ) ...Penso che i figli invece di pagare rette spesso molto salate in questi " ricoveri " scegliessero di assumere nella propria abitazione una persona all'altezza della situazione che si prendesse cura di loro senza farli allontanare dall'ambiente in cui hanno vissuto fino all'ora.... spenderebbero meno e, non si porterebbero dietro rimorsi quando poi non ci saranno più......la vita è una ruota che gira.... domani toccherà a te trovarti nelle stesse condizioni e, dai tuoi figli riceverai ne più e ne meno di quello che avrai saputo donato ai loro nonni......