Salgo il viale che conduce alla chiesa
Il mio respiro si fa più intenso,
Ora rivedo Parigi dall'alto dei miei sogni!
La gioia di un uomo è sofferenza per un altro
Sento ancora il brivido dell'inverno del nostro antico idillio
E nelle mie mani il tempo che se n'è andato per sempre.
Il passato è laggiù davanti a me
Che dipinge altrove il mio futuro.
Perché siamo così insensibili davanti all'orrore?
Mi piacerebbe spiarti dal profondo del tuo cuore
E lasciarti questo mio spirito che non accenna a placarsi
Non incontreremo più chi ora ci sfiora
La nebbia scende
Scende sul tempo e su di noi,
Scende sulla città che si nasconde alla vista,
Scende su un'immagine che si è sbiadita col tempo
Ma tu chissà dove sei adesso
Il giorno dopo il nostro amore
Io sono ritornato alla fonte della vita!