PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 26/12/2005
Soli, con i nostri visi appoggiati al vetro
del finestrino di una Tipo bourdeau,
sul sedile posteriore, soli e muti,
attendendo che qualcuno faccia la prima mossa,
che qualcuno apra quella maledettissima bocca,
anche per un solo vaffanculo.

Tornare a litigare, a cosa serve più ormai?
La nostra natura è questa,
l'amicizia che ci legava un tempo
è evaporata al sole dell'estate
che lento ci è trascorso davanti
e nemmeno ce ne siamo accorti.

Soli, muti, lungo la A24,
il motore tirato in quinta,
il mondo ci attraversa gli occhi
a 170 Km/h fissi... ed io intanto
comincio a chiudere gli occhi...

-C..zo, vuoi rallentare?-

La voce pesante di Matteo...

Il contachilomentri fisso,
rossa la spia della benzina,
io intanto comincio a chiudere gli occhi...

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questa mi inquieta, amico caro....hai descritto benissimo uno stato d'animo...ma al di là della tua bravura i brividi mi scorrono addosso e non si fermano....mare....

il 27/12/2005 alle 14:45

Invece li tieni bene aperti e guardi la strada dritta dritta davanti a te...anche storta sai che me ne importa? incolli gli occhi al vetro e guai a te se ti distrai...
Non farmi scherzi o mi vedrai arrabbiata sul serio...
Prediche a parte la tua poesia è molto intensa come lo sono in genere le tue; dialoghi interiori con te e quello che vivi.
L'amicizia e l'amore, l'abbandono e le scelte(scelte yadrin, non rese, non dar retta alle sciocche come me), sono temi che ricorrono spesso nella tua poesia. Forse perché tu sei fatto di tutte queste cose.
Un abbraccio

il 27/12/2005 alle 14:49

Una poesia originake ma alla fine lascia un po' di inquietudine...
Ciao,Antonio

il 29/12/2005 alle 19:50