Lurida vita mia
che poni in essere
istanti di paure e scelte
che mai ti fece l’alma mia cortese?
Costretto a perseguire imprese
fatte di dubbi e lacrime
strappa ai calendari
i giorni della morte
che della falce cinse gote sue
Col filo di spada visse Damocle
ma niuna paura ebbe pugnare
col fardello della mala nova
ed io costretto invece a riferire
d’immane sorte che stanga la sua vita
Il filo tenue è pronto lì a spezzarsi
come il cor di madre che lo piange
e padre e figlio a confortar dolore
ed io attendo …il natale